Prosecco DOC Extra Dry Millesimato
Vino profumato con caratteristico sentore di mela verde acerba, mandorla e fiori. Il colore è giallo paglierino chiaro con sfumature tendenti al verdognolo e dal perlage fine e persistente. È un vino dal sapore delicato e aromatico.
€100.00
Vitigni | Glera (Prosecco) 100% |
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Forma di allevamento | Guyot |
Provenienza | Vigneti presenti all’interno della zona DOC Prosecco |
Vendemmia | 12-16 Settembre |
Presa di spuma | Metodo Charmat |
Vinificazione | Pressatura soffice tramite l’ausilio di presse pneumatiche, chiarifica e fermentazione a temperatura controllata con l’utilizzo di lieviti selezionati. |
Abbinamenti | Aperitivi, antipasti salati e piatti di pesce al forno. Si sposa benissimo con le verdure ma anche a tutto pasto. |
Info | Temperatura servizio: 6-8 °C |
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La Storia
L’ampelografo è l’esperto di vitigni. Se ne conoscete uno, vi dirà che il Glera è il vitigno che costituisce la base del Prosecco, lo spumante più conosciuto in tutto il mondo. Il vitigno Glera è storicamente diffuso in Friuli, sebbene sia incerta la sua origine pare sia proprio un paese vicino a Trieste (che non a caso si chiama Prosecco) la probabile località di origine di questa varietà. Il Glera prima di un vino è dunque un vitigno e come tale può essere coltivato in ogni parte del mondo ma con risultati che non possono essere paragonati con quelli ottenuti in Veneto ed in Friuli Venezia Giulia, dove questo vitigno regna principe da almeno 300 anni.
Il Glera infatti è un vitigno di antichissime origini addirittura precedente alla colonizzazione dei Romani, come afferma il Professor Dalmasso. Esso produce uve a bacca bianca, grappoli grandi e lunghi con acini giallo-dorati. Robusto e vigoroso dà ai vini una piacevolissima nota acidula ed eleganti aromi fruttati. Dalla collina sino alla pianura i suoi sentori spaziano dai fiori bianchi ai frutti a pasta gialla maturi come la mela golden e pera, mantenendo una fragranza floreale che si ritrova nei profumi di rosa, acacia e glicine; si avverte inoltre una lieve nota agrumata data da limone e cedro.
I vini che ne nascono rispecchiano la bellezza e la tradizione di un territorio unico, ricamato dai vigneti, capace di distinguersi per le sue forme fisiche e geografiche dove questo vitigno ha assunto da secoli un ruolo centrale. Le sue uve devono essere contenute in una misura minima dell’85% nella produzione del Prosecco, solamente il rimanente 15% può essere realizzato con altri vitigni quali Chardonnay, Verdiso, Pinot e Perera.
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